Quasi tutti i turisti che si trovano in Perù e sono diretti al Machu Picchu trascorrono un paio di giorni visitando Cuzco. Ma pochi rivolgono attenzione al vicino villaggio di Chinchero, uno dei primi che si incontrano lungo la strada fra Cuzco e Urubamba. Ed è un peccato, perchè Chinchero offre alcune attrattive capaci di togliervi il respiro. Sempre che non ci abbia già pensato l’altitudine: siamo a 3762 metri sopra il livello del mare. Più alto di Cuzco.
Perchè Chinchero? Anzitutto perchè una leggenda Inca dice che questo villaggio sia “il luogo dove nasce l’arcobaleno“, e già questa mi sembra una buona ragione. Ma ce ne sono altre. A Chinchero troverete un’ampia serie di resti di architetture Inca (pare che Tupac Yupanqui, figlio di Pachacutec, lo usasse come una sorta di “residenza di campagna”, tanto da farvi costruire canali e terrazzamenti ancora utilizzati dagli agricoltori del posto).
Ma soprattutto, Chinchero è uno dei luoghi dove si tramandano le tradizioni più antiche di lavorazione dei tessuti. Un posto ideale dove acquistare qualche oggetto di artigianato locale, o ammirare le donne del posto intente nella delicata arte della tessitura. Un mercato colorato e animato come solo i mercati sudamericani sanno essere vi accoglierà nel grande piazzale che si trova a poca distanza dalla chiesa, che gli spagnoli costruirono nel 1607. Sarebbe anche bella, se non fosse che sorge al posto di un bellissimo palazzo inca che si ritiene fosse la residenza di Tupac Yupanqui, che i conquistadores rasero al suolo.
Il mercato è accessibile tutti i giorni, ma se potete, è bene andarci la domenica, quando tutti i contadini della valle raggiungono Chinchero per commerciare i loro prodotti. Resterete stupiti da quante diverse qualità esistano solo per il mais e le patate. E soprattutto, vi sorprenderà vedere che le trattative si svolgono ancora alla maniera degli Incas: il baratto è la modalità di pagamento più comune, mentre l’uso del denaro è assai limitato.
Ah: se di solito per pagare usate le carte di credito, Chinchero non fa per voi: per i contadini del luogo non sono altro che pezzi di plastica.