Vaduz è tutto ciò che non ci si aspetta. Ma a una condizione: lasciare a casa i pregiudizi e farsi trasportare dalla curiosità…
Piccola, a volte sottovalutata, Vaduz, capitale del Liechtenstein può riservare non poche sorprese per chi è pronto a farsi stupire. Non ne siete convinti? Ecco 4 motivi per andarci, sicuri che, una volta sul posto, ne troverete molti altri. Innanzitutto, vale il viaggio il Museo della Posta, che ospita l’intera collezione dei francobolli del Principato, emessi a partire dal 1912. Ciò che differenzia questi valori bollati da tutti gli altri, e che li rendono tra i più famosi in tutto il mondo, sono il loro elevato valore estetico, le tecniche sofisticate di stampa con le quali sono stati realizzati e la mano degli artisti di spicco che li hanno ideati. Questo museo esiste dal 1930 e conserva anche i disegni originali, le incisioni su lastre e le prove di stampa.
Seconda ragione è il Museo dello sci. Ne avete mai visto uno da qualche altra parte? Questo è speciale. Non solo per la possibilità di ammirare veri sci vichinghi oppure quelli definiti come i più lunghi al mondo – 3,74 metri per 11 kg di peso – ma anche per sognare con l’attrezzatura degli esploratori polari Roald Amundsen e Fridtjof Nansen, coloro che hanno coraggiosamente scandagliato le zone polari della Terra, all’inizio del secolo scorso.
Ma la vera chicca sono le pietre lunari – sì, avete capito bene – conservate all’interno della Camera del Tesoro. Si tratta di frammenti originali rinvenuti durante le missioni Apollo 11 e 17 e donate dalla NASA stessa per il contributo scientifico che il Liechtenstein ha fornito all’ente spaziale americano. Non è un caso, infatti, che sulla luna sventoli anche la bandiera del Principato…
Infine, per i voyeuristi dell’ultimo minuto, esiste la tutt’altro remota possibilità di incontrare – come se fossero i vostri vicini di casa usciti a fare la spesa – la famiglia reale in persona. Dove? Beh, il Liechtenstein è un Paese piccolo, ecco il suo pregio. Al Kunstmuseum, per esempio. Oppure lungo la strada che mena al castello. O ancora mentre sciano, durante il periodo invernale. Nel caso, li potete riconoscere anche dalle auto, che hanno come targa il loro anno di nascita. La loro “casa” è il maniero che sovrasta la città di Vaduz, restaurato a inizio 1900 e trasformato ufficialmente in residenza nel 1938. Ecco perché – ovviamente – è chiuso ai visitatori. Tranne che per un giorno all’anno, la festa nazionale. In quella occasione, l’arcivescovo della capitale celebra una messa nella cappella privata del castello e i giardini vengono aperti al pubblico per consentire loro di ammirare i fuochi d’artificio. Una festa sobria, per il casato più ricco d’Europa. Il patrimonio della famiglia del principe Giovanni Adamo II, del resto, pare superi appena i 4 miliardi di euro, con uno stipendio annuale di 225 mila euro. Altro che Buckingham Palace!