La Corsa di dromedari si tiene ogni anno a Douz, con partenza dalla suggestiva Porta del Sahara, a ridosso del deserto. Uno sport ancestrale per un richiamo folcloristico che fa giungere visitatori, curiosi e appassionati da tutto il nord Africa e oltre.
Si sfila davanti alla giuria, stando in posa per il piacere degli spettatori, e poi si corre la maratona di 21 km attraverso dune senza fine, nel gaudio della folla che scalpita tra urla, nubi di sabbia e torri di vento.
È tutto un frusciare di lunghe vesti e finimenti arabescati, un fiammeggiare di occhi neri all’ombra del turbante e di piedi nudi al soffio del Sahara. Parole silenti, pensieri profondi, passi lenti. I più colorati? Gli algerini: dal profilo antico, magri e nomadi. I più affascinanti? I libici: alti, neri, misteriosi, regali e magicamente immobili, come statue votive di un tempo ormai perduto.