Si dice che questo luogo abbia del miracoloso. E che le donne che vi giungano vedano esaudito il proprio desiderio: avere un bambino. Si chiama Grotta del Latte e si trova nel cuore di Betlemme, in Palestina, a circa 200 metri dalla Basilica della Natività. E non è un caso. Perché le “natività” di cui qui si parla sono quelle che – davvero – accadono dopo la visita a questa piccola cappella misericordiosa ricca di simbologie. Come la pietra bianca al suo interno. Bianca…come il latte. Narra, infatti, una tradizione del VI secolo, che qui la Vergine si nascose con il bambino, durante la strage degli innocenti. La Sacra Famiglia era stata avvertita in sogno da un angelo e subito lasciò la mangiatoia. Ma erano arrivati appena alla periferia di Betlemme che Gesù già reclamava la sua poppata. Allora Maria e Giuseppe si rifugiarono in una grotta lì vicino e lei iniziò ad allattare. Ma quando i soldati di Erode si avvicinarono al luogo, lei, per la fretta, fece cadere alcune gocce del suo latte sulla roccia. Roccia che, da tipicamente rosa divenne improvvisamente bianca. Nel corso del tempo, questa grotta divenne meta di pellegrinaggi e santuario di venerazione da parte di coppie desiderose di risolvere i loro problemi di fertilità. Basta portare con sé dei piccoli sacchetti da riempire con la sabbia bianca della grotta. Si dice che, negli ultimi 12 anni, siano state oltre 4000 le lettere scritte da genitori che sono riusciti finalmente ad avere figli, dopo aver visitato questo luogo. E si dice anche che, mescolando la polvere bianca della roccia con un po’ d’acqua e pressando il composto in stampi, si ottenga una delle reliquie più venerate di tutta la cristianità: il cosiddetto “latte della Santissima Vergine”, o “latte della montagna” o “latte della luna”. Sembra che abbia il potere di far tornare il latte alle puerpere o farlo venire alle donne che non ne hanno. Sono circa 70 i luoghi, tra Italia, Francia e Spagna, dove vengono a tutt’oggi custodite queste sante ampolle…
