L’antica Mogador è uno scrigno colorato di ocra, bianco e blu, con all’interno gioielli di artigianato e spaccati di autentica vita portuale
Un po’ discosta dalle città imperiali, incastonata sulla costa atlantica del Marocco, sin dalla notte dei tempi Essaouira è crocevia di traffico e commercio fra il Nord Africa e il Mediterraneo.
Fondata dai cartaginesi, e poi a lungo dominata dai portoghesi, che le impressero il mitico nome di Mogador, Essauira, con le sue mura fortificate, i tortuosi vicoli della sua Medina e il porto dei pescatori pieno di barche e battelli, è una città da non perdere. Fra l’altro, molto più fresca del resto del Marocco, perchè la temperatura è fortemente mitigata dal fresco dei venti atlantici, sfruttati dai gabbiani per le loro evoluzioni senza peso. Le temperature a Essaouira sono costanti, e visto che i suoi abitanti assicurano che qui il sole splende per più di 300 giorni all’anno, anche in inverno può essere una buona destinazione.
Una città rilassata e rilassante
Essaouira è un meraviglioso sogno dai colori ocra, bianco e blu. Una miscela di colori che corrisponde a una miscela umana. I suoi vicoli sono il prodotto di vicende che nei secoli hanno portato qui arabi e berberi, romani e portoghesi, francesi e nubiani. Le loro influenze culturali si sono fuse insieme, dando vita a una città dai ritmi lenti e rilassati, dove i mille colori delle spezie spiccano sotto i portici imbiancati a calce e brulicanti di persone. La vita ad Essaouira è un movimento senza sosta, dove però nessuno sembra avere fretta.
Il porto
Da quanto si legge, è probabile che un tempo il porto di Essaouira fosse molto più frequentato di oggi. Per secoli la città era uno snodo fondamentale per il trasporto delle spezie, lungo l’interminabile rotta che congiungeva il Portogallo con le Indie circumnavigando l’Africa (il Canale di Suez era ben lontano dall’essere costruito). A Essaouira affluivano le carovane dall’Africa sub-sahariana che scaricavano le loro merci sul molo. Oggi tutto è più tranquillo, ma visitare il porto offre ancora tanti spunti di interesse. E’ tutto genuinamente spontaneo: potreste vedere pescatori intenti a riparare le barche oppure intenti al lavoro di pesca, altri che aggiustano le reti. Potrete osservare l’animazione che accompagna il ritorno dei battelli con il pescato del giorno, e magari le contrattazioni per aggiudicarsi un pesce fresco di Atlantico. Potete provarci anche voi. O se preferite assaggiare quello appena cucinato sulle bancarelle che circondano il molo.
Spettacolari, le moltitudini di gabbiani e di gatti che assisteranno al vostro pasto, ansiosi di contendersi i resti.
La Medina
La Medina di Essaouira (patrimonio dell’Unesco) è multiforme e coinvolgente, ma meno labirintica di altri suq marocchini. Se avete un minimo di senso dell’orientamento, non rischierete di perdervi del tutto. I vicoli stretti e bianchi sono punteggiati di porte e finestre azzurre. Il centro della Medina è Place Moulay Hassan, una grande piazza pedonale dove è possibile trovare un tavolo in uno dei caffè dove osservare la vita delle persone del luogo. Poi buttatevi nelle viuzze: le bancarelle e i laboratori offrono un’infinità di merci a buon mercato. Belli i gioielli etnici, ma soprattutto ad Essaouira i prodotti di punta sono l’olio di Argan e il legno di Tuia. Ovunque, sia fuori città che nella medina, è facile trovare negozi e fattorie che vendono prodotti a base di olio di Argan. I prodotti più pregiati son quelli di cosmesi, soprattutto per pelle e capelli, ma attenzione: evitate quelli in vetrina esposti al sole. L’altra eccellenza di Essaouira sono i prodotti ricavati dal legno di Tuia, un legno scuro di cui viene lavorato sia il tronco che le radici. Con questo legno, spesso impreziosito con intarsi in legno di limone ed ebano, vengono creati sia mobili che complementi di arredo di straordinaria fattura
Le mura
Là, dove la Medina finisce nell’Atlantico, troverete le mura di Essaouira, che meritano sicuramente una esplorazione. I bastioni sono stati costruiti a fine Settecento da un architetto militare francese, Theodore Cornut, per proteggere il porto dagli attacchi via mare. La zona infatti era infestata da pirati. Potete salire sulle mura sfruttando due diversi accessi, la Skala du Port, che dà sul porto di pesca, e la Skala du ville, dove troverete ad attendervi 19 cannoni di bronzo puntati verso il mare. I bastioni offrono splendidi scorci per fotografie, ed è bellissimo osservare il tramonto sul mare verso sera, oppure, se siete mattinieri, attendere il ritorno in porto dei primi pescatori.