L’Estremadura ama le sue secolari tradizioni. E sulla gastronomia non transige. Soprattutto sui dolci: semplici, gustosi e versatili. Da sempre e per sempre. Ve lo ripeteranno come un mantra, in qualsiasi locanda vi siederete a mangiare. La tarta de la abuela, o torta della nonna, è il jolly da giocare in qualsiasi ricorrenza e da proporre nei classici menù di cucina tipica, quella che porta in tavola i sapori di un tempo. Perché è un dolce che non delude, accontenta tutti i palati – anche i più sofisticati – ed è facile da preparare. Per gli spagnoli dell’Estremadura, è la torta per eccellenza. Si compone di diversi strati di biscotti al burro intervallati da crema pasticcera o da crema al cioccolato. Ovviamente, le variabili della ricetta originale seguono l’estro e l’ispirazione dello chef che ve la servirà. La torta, infatti, la si può anche arricchire decorandola in cima con frutta secca sbriciolata, zucchero a velo, cacao o praline varie. L’accompagnamento perfetto, però, è con una generosa porzione di panna montata, magari striata di caramello. Ma c’è addirittura chi la prepara semplicemente riempiendo una coppetta di crema pasticcera e ricoprendola poi con uno strato sostanzioso di biscotti. Spruzzata di cannella inclusa! Il mio incontro con questo dolce si è consumato proprio nel cuore pulsante dell’Estremadura, terra verace, sincera e senza orpelli. Il nome stesso, del resto, non tradisce le aspettative di chi è alla ricerca di un ambiente lontano dal turismo di massa e di una cultura genuina, praticamente incontaminata. Una terra che si mostra per ciò che è. Per cui gustatela a La Posada de las Cigueñas di Badajoz o all’Hostal La Emilia aTrujillo. E soprattutto divertitevi a scoprirne le tante varianti! La prima scelta, però – devo essere sincera – mi ha rubato il cuore e fatto tornare bambina…