All’apparenza, i tradizionali Maultaschen, primo piatto originario della Regione tedesca della Svevia, sono molto simili ai ravioli italiani, ma la loro dimensione è assolutamente maggiore, variando dagli 8 ai 12 centimetri. Il loro succulento ripieno risente dell’influenza delle zone in cui essi vengono prodotti: carne, spinaci, formaggio, mollica di pane, cipolle ma soprattutto molte molte spezie. I Maultaschen che ho avuto l’onore di degustare li ho ordinati alla Gaststätte “Tresor”” di Triberg – cittadina che ha dato ai natali, udite udite, alla celebre Schwarzertorte, torta Foresta Nera – e me li sono stati serviti ripieni di mollica di pane e spinaci. A fare la differenza, il loro essere ricoperti di un sostanzioso strato di gruviera locale e immersi in un saporito sugo di pomodoro. Una curiosità sull’etimologia del loro nome. L’origine della parola Maultasche (in tedesco,”tasca, borsa del muso”) affonda le sue radici nel lontano XVI secolo, quando il vocabolo significava “ceffone”, “sberla”. E in effetti, a guardarli bene ancora oggi, i Maultaschen, per quella loro singolare conformazione, ricordano proprio una guancia gonfia in seguito a un ceffone. Più poetica e intrigante, invece, la leggenda che li vede nascere all’interno del monastero di Maulbronn durante il periodo di quaresima. I monaci cistercensi ovviarono al divieto di consumare la carne nascondendola – che occasione imperdibile – dentro i ravioli assieme agli altri componenti. Alcune fonti, inoltre, sostengono che i religiosi in questione fossero protestanti, visto che i Maultaschen rappresentano uno dei piatti più importanti della tradizione del Giovedì Santo. Ma non è tutto. Un’ultima teoria, infine, fa derivare questi gustosi ravioloni da una comunità che un tempo viveva nei dintorni di Maulbronn: i Waldenser, rifugiati religiosi provenienti dal nord Italia e che avrebbero portato con sé questa ricetta tipicamente italiana, diffondendola così nel loro luogo d’approdo. Pare sia il ripieno di spinaci a tradire – e confermare – la loro provenienza…