Sfarzo, amore e maldicenze. Tre parole che molto si addicono al Palazzo Kadriorg, edificio barocco che si staglia maestoso all’interno dell’omonimo parco, a Tallinn, incantevole capitale dell’Estonia. Pochi lo sanno, ma il palazzo ha un’anima italiana. Quando nel 1718 Pietro il Grande decise di trasformare un antico maniero danese poco fuori città (Tallinn oggi è piccola, ma all’epoca lo era molto di più), in una lussuosa residenza, si affidò all’architetto veneziano Nicola Michetti, che stilò il progetto, e al maestro romano del barocco Gaetano Chiaveri, cui fu affidata la supervisione dei lavori. Dicevamo, lo sfarzo: ebbene, il palazzo era ricolmo di stucchi, comodità e arredi di gran lusso. E qui entra in scena l’amore, perché Pietro decise di farne dono alla moglie, Caterina I, ribattezzando il complesso con il parco adiacente col nome di Catherinethal (la Valle di Caterina). Molto romantico, direte voi. Sì, ma solo perché non avete ancora sentito le maldicenze. Pare che il dono di Pietro avesse anche un altro scopo. Lo Zar aveva posto la condizione che Caterina risiedesse nel palazzo per la maggior parte dell’anno, mentre lui avrebbe continuato a guidare la nazione, dalla non troppo lontana capitale San Pietroburgo. Non troppo lontana da Tallinn…ma nemmeno troppo vicina. La distanza ideale perché Pietro potesse vivere tranquillo, sgravato dalla presenza della moglie (che pare avesse un pessimo carattere) e libero di frequentare qualche cortigiana senza rischiare “improvvisate” dalla consorte. Che da parte sua qualcosa doveva avere subodorato, visto che dopo la morte dello Zar, nel 1725, si disinteressò progressivamente del palazzo, che scivolò nell’oblio. Restaurato negli anni Trenta da Konstantin Päts, primo presidente dell’Estonia, decadde nuovamente con l’occupazione sovietica. Ma oggi, rimesso a nuovo, è uno dei simboli di Tallinn e una delle sedi del Museo Estone d’arte (l’altra, il Museo KUMU, il più importante di tutti i paesi baltici, si trova in un discutibile palazzo accessibile dal parco). Oggi passeggiare per le sale del Kadriorg è un modo per ammirare arte, fare un tuffo nel passato e conoscere meglio la storia di Tallinn. E dire che tutto era nato dalla volontà di mettere una moglie in condizione di non rompere le scatole…